La seduta di oggi è stata interrotta da un incendio scoppiato nella casa difronte alla mia, un attimo primo stavo facendo yoga con una candela accesa, con i mantra di Ganesha come sottofondo, un’attimo dopo era l’inferno, una grande fiamma si stava divorando la casa e mettendo in pericolo la mia. Oggi avevo deciso di scendere nelle profondità più recondite della mia anima, di toccare quella fiamma che mi arde dentro ma quella fiamma è esplosa fuori, nella realtà, mettendo tutto il paese in subbuglio. Volevo eclissarmi dentro e sono stato richiamato fuori! Già in India sentivo che lo yoga può portare a sconnettessi dalla realtà, e non credo sia la cosa giusta. Dobbiamo si essere connessi alla nostra anima, al divino ma anche alla realtà: cielo e terra, maschile e femminile, luce e ombra, lo yoga praticato correttamente e correttamente inteso porta all’equilibrio cosi come può facilmente portare al contrario. Lo yoga in sé non è garanzia di niente, l’uomo, la terra, l’amore; vengono prima, sempre.
Cosi oggi niente yoga, ma ho incontrato molte anime, le ho ascoltate e ho visto il divino in ognuna di loro! Hari Om, Mathias