Il bello dello yoga è la sacralità di ogni gesto e suono, di ogni respiro; c’è un’abisso tra lo yoga e la ginnastca anche quando come nel Pilates i movimenti si avvicinano e assomigliano. Ma nello yoga non sei nella mente che muove il corpo, sei nella grazia che lo fa danzare, sei nel respiro che lo fa volare, la mente tace, non ordina, non comanda, non pretente, guarda e osserva e riposa e lascia che sia l’Anima a navigare. Certo all’inizio è la mente, è la disciplina, è l’ordine ma più si pratica, più l’anima diventa una sola cosa con il corpo, più il movimento si armonizza al respiro, più la fatica a volte perfino il dolore diventano grazia e letizia, godimento infinito. Lo yoga è piacere allo stato puro perchè sacro, divino.